Mariano Tomatis presenta Il visionario di Friedrich Schiller

«Schiller è il più gran genio del mondo». È il giudizio del giovane Ettore Schmitz che, al collegio di Segnitz am Main, in Baviera, si abbevera alle fonti di quella cultura letteraria tedesca che resterà sempre uno dei suoi punti di riferimento (e il dato identificativo prevalente del suo pseudonimo, tanto è vero che continuiamo a parlare di lui come di “Svevo”). Fra i libri che il futuro Italo Svevo ha probabilmente letto in quegli anni c’è Der Geisterseher (Il visionario), racconto gotico iniziato nel fatale 1789, l’anno della Rivoluzione Francese, e rimasto incompiuto. Ambientato a Venezia Il visionario racconta della parabola del Principe von ***, erede al trono di Curlandia, irretito e soggiogato dall’inquietante figura del mago e ciarlatano detto “il Siciliano” (ispirato in parte alla figura di Cagliostro) in una abiezione progressiva che lo porta a perdere la possibilità stessa di diventare re.

Questo sabato alle ore 11, in occasione della settima puntata del ciclo “Le sabatine del Museo Sveviano” curate da Riccardo Cepach, se ne parlerà con Mariano Tomatis che, assieme a Fabio Camilletti dell’Università di Warwick, ha curato una nuova edizione del romanzo di Schiller per l’editore Nova Delphi, aggiungendovi un saggio e un’ampia documentazione che mostra quali furono le fonti del poeta tedesco. “Wonder Injector”, studioso e appassionato di magia, illusionismo, mesmerismo e di tutto ciò che stupefa senza ricorso alla chimica, Tomatis è infatti autore di diversi libri di divulgazione e di una fortunata web-serie intitolata “Mesmer in pillole” ed è quindi lo studioso più indicato per un’indagine di questo tipo. Nel corso della presentazione coinvolgerà i presenti con alcune esperienze magiche tratte dalle pagine del libro: un modo originale – e filologicamente accurato – per esplorare quello che è un vero e proprio romanzo illusionistico, in cui la verità non è mai quella che sembra.

Nel suo passaggio in città, inoltre, come un vero illusionista girovago, Tomatis farà diverse tappe ravvicinate per parlare di altrettanti momenti dell’arte della meraviglia nel corso di ben tre secoli: dopo la presentazione del Visionario schilleriano al Museo Sveviano di via Madonna del Mare 13, di ambientazione settecentesca, alle ore 16 presso la libreria Dedalus di via Torrebianca 21, presenterà la nuova edizione del volume L’arte di stupire, scritto a quattro mani con Ferdinando Buscema che si ispira al Club dei mestieri stravaganti di Gilbert K. Chesterton, che respira aria ottocentesca, mentre alle 18.30 presso Mimi e Cocotte, in via Cadorna 19, avrà luogo il laboratorio Unfolding Paper Wonders in cui, grazie alla collaborazione con la paper engeneer Annalisa Metus si esploreranno, fra l’altro, i due libri magici che Bruno Munari realizza nel 1945 per il figlio Alberto: Il prestigiatore giallo e Il prestigiatore verde.

 

 

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