Due articoli sconosciuti pubblicati dal giovane Italo Svevo sul periodico triestino “L’Inevitabile” sono stati rintracciati nel fondo di documenti sveviani della biblioteca di Cesare Pagnini, grazie alla firma autografa che o scrittore ha apposto sotto uno di essi su una copia del giornale. I due bozzetti, initolati “Il collaboratore avventizio” e “L’uomo d’affari” sono siglati da due pseudonimi (uno dei due è probabilmente frutto di un refuso tipografico) a loro volta sconosciuti: “Justus” e “Intus”.
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