TRIESTINERS – Gente di Trieste James Joyce e la sua “Seconda Patria”
Inaugurata nel corso dell’ultimo Bloomsday, la mostra “Triestiners” racconta il James Joyce triestino che sta dentro quello dublinese.
Un Joyce che parla e scrive un – ottimo e disinvolto – dialetto triestino, che prende parte alla vita culturale cittadina non solo in qualità di insegnante di inglese della buona borghesia, ma anche tenendo conferenze sulla sua Irlanda e su Amleto, Defoe e Blake e scrivendo per il “Piccolo della Sera”. Una mostra su questa sua “seconda patria” – come Joyce definì Trieste secondo una testimonianza di Nino Frank – affollata di personaggi con cui entra in contatto, da cui verrà ispirato e che ispirerà. Primo fra tutti, come si sa, Ettore Schmitz, lo scrittore Italo Svevo.